CHI è QUO VADIS A.P.S.?

  • È un’associazione di promozione sociale (a.p.s.), attiva dal 2013.
  • È nata dall’esperienza diretta dei fondatori, Rocco Politi insieme alla moglie, alla figlia e anche con la collaborazione di un sacerdote vicino a persone segnate da movimenti religiosi devianti.
  • Ha come missione: tutelare le persone circuite o vessate da sette e da organizzazioni religiose devianti.

Cosa fa concretamente: le attività principali

Quo Vadis a.p.s. svolge una serie di attività concrete per sostenere chi ha subito abusi psicologici, manipolazione, ostracismo, e altre forme di pressione o danno legate all’appartenenza o al distacco da gruppi religiosi devianti. Le principali attività includono:

  1. Primo soccorso telefonico
    • Chi è in difficoltà può contattare l’associazione via telefono per trovare ascolto immediato.
    • Interventi rapidi per persone che stanno vivendo momenti di crisi o che sono a rischio di fare gesti estremi a causa della pressione mentale subita.
  2. Supporto psicologico e assistenza nei casi di plagio mentale, manipolazione, ostracismo
    • Aiuto a soggetti che hanno subito violenza psicofisica dovuta a manipolazione o soggezione religiosa.
    • Attenzione particolare alle persone più fragili: per esempio adolescenti, persone che hanno subito emarginazione da parte della comunità di appartenenza, familiari che sono stati tagliati fuori (ostracismo).
  3. Informazione, sensibilizzazione, formazione
    • Pubblicazioni, articoli, conferenze: l’associazione scrive e diffonde materiale che metta in luce le pratiche nocive delle sette o dei gruppi religiosi devianti. Ad esempio articoli su testimoni di Geova, dottrine di evitamento, aggiornamenti, rimozione di alcuni contenuti ecc.
    • Eventi pubblici, trasmissioni radio e conferenze per far conoscere la problematica, sensibilizzare l’opinione pubblica, le parrocchie, le istituzioni.
  4. Proposte legislative, tutela legale
    • Collaborazione con avvocati per studiare casi legali relativi alle vittime, tentativi di affrontare a livello normativo la manipolazione mentale o il plagio.
    • In passato Quo Vadis a.p.s. ha presentato una proposta di legge denominata “Delitto di Subalternità”, con l’obiettivo di riconoscere e punire legalmente situazioni di forte soggezione psicologica imposta da gruppi o movimenti.
  5. Accoglienza e vicinanza
    • Fornire un ambiente umano di comprensione e supporto: ascolto, empatia, orientamento. Non solo il supporto tecnico, ma anche personale, affettivo, sociale.
    • Possibilità per le vittime di diventare socie dell’associazione, contribuire, partecipare alla comunità di persone che hanno vissuto esperienze simili.

In che modo può aiutare una vittima

Ecco come Quo Vadis a.p.s. può risultare di grande aiuto per qualcuno che è vittima di una setta o organizzazione religiosa deviante:

  • Riconoscimento del danno: molte vittime non capiscono subito che ciò che vivono è abuso psicologico o manipolazione. Quo Vadis a.p.s. può aiutare a comprendere che certe pratiche (isolamento, ostracismo, controllo mentale, pressioni coercitive) sono reali e nocive.
  • Valido supporto emotivo e psicologico: offrendo uno spazio di ascolto, solidarietà, dove la vittima non si sente sola. Questo è fondamentale per iniziare a ricostruire sé stessi, la propria autonomia.
  • Orientamento legale e sociale: aiuto per capire se ci sono possibilità di tutela giuridica, interventi legali, diritto al risarcimento, tutela dei minori, protezione dei diritti fondamentali.
  • Intervento in situazioni di crisi: quando la vittima è in pericolo, Quo Vadis a.p.s. può essere un primo punto di contatto che offre supporto immediato, consigli, magari indirizzamento verso centri di assistenza specifici sul territorio.
  • Riduzione dell’isolamento: spesso le vittime vengono isolate (socialmente, affettivamente) da amici, parenti, comunità. Quo Vadis a.p.s. lavora anche sul piano del reinserimento, del ritessere relazioni che la setta ha impedito o distrutto.
  • Informazione e consapevolezza: fornendo strumenti per riconoscere le pratiche manipolative, per difendersi da pubblicità religiosa ingannevole, per orientarsi quando si desidera uscire dal gruppo o si ha contatto con esso.
  • Advocacy e pressione culturale: con la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, la proposta di leggi, il parlare con media e istituzioni, Quo Vadisa.p.s. cerca di cambiare anche il contesto esterno, non solo intervenire caso per caso.

Punti di forza dell’associzione Quo Vadis a.p.s.

  • L’esperienza pluriennale, dal 2013, che conferisce una certa credibilità e conoscenza del fenomeno.
  • L’approccio umano e vicino, basato non solo su aspetti teorici, ma su casi reali, ascolto diretto.
  • La volontà di portare l’attenzione non solo su vittime adulte, ma anche su adolescenti e persone particolarmente fragili.
  • Disponibilità a collaborare con professionisti (psicologi, psicoterapeuti e avvocati) per offrire un aiuto multidisciplinare.

Limiti / sfide

  • Mancanza di una normativa chiara: il fatto che in Italia non esista (o non sia approvata) una legge che disciplini esplicitamente il plagio mentale, la manipolazione organizzativa/religiosa, rende difficile intervenire legalmente in alcuni casi.
  • Risorse limitate: sia economiche che umane. Molti servizi dipendono da donazioni private, dall’impegno volontario. Questo influenza la capacità di raggiungere tutte le vittime che ne avrebbero bisogno.
  • Diffidenza, isolamento sociale, stigma: le vittime spesso esitano a denunciare o a chiedere aiuto, per paura, vergogna, senso di colpa, minacce o ritorsioni da parte della comunità religiosa. Ciò rende difficile il contatto e l’intervento.
  • Difficoltà istituzionali: le istituzioni possono non riconoscere pienamente la gravità di certe pratiche, o ritardare risposte. Inoltre, come l’associazione afferma, l’istituzionalizzazione dell’aiuto alle vittime non è sufficientemente valorizzata.

Perché è così importante l’attività dell’associzione Quo Vadis a.p.s.

  • Perché le pratiche delle sette o di gruppi religiosi devianti possono avere conseguenze gravi: danni psicologici, relazionali, isolamento, perdita economica, perdita dei legami familiari, effetti sulla salute mentale.
  • Perché molti casi restano nascosti, non denunciati, e le vittime si sentono sole.
  • Perché la società tende a non distinguere tra semplice religiosità (libera scelta) e appartenenza coercitiva o manipolativa: l’informazione che Quo Vadis a.p.s. diffonde è utile per fare questa distinzione.

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