ISOLATE DALLA FAMIGLIA, PICCHIATE CON UNA MAZZA DA BASEBALL. LE STORIE DI DUE EX TESTIMONI DI GEOVA

Flavia è stata ripudiata dalla madre e non può più vedere i suoi fratelli. Clara ha rotto i rapporti con la sorella, suo nipote (anche lui Testimone) l’ha mandata in ospedale: “Sono viva per miracolo. Per loro i fuoriusciti sono morti che camminano”. E intanto in Italia manca ancora una legge contro l’ostracismo

Per spiegarsi cita una canzone: “È un po’ come quel pezzo degli Eagles, puoi fare il check in ma non puoi fare il check out”. Flavia (nome di fantasia) è una ex testimone di Geova che qualche anno fa ha deciso di abbandonare il culto. Ma “è impossibile farlo senza subirne le conseguenze”, spiega a Dossier. Si riferisce al fenomeno dell’ostracismo, l’isolamento sociale a cui vengono sottoposti gli ex Testimoni. Clara, un’altra fuoriuscita, chiarisce di cosa si tratta: “Da un giorno all’altro diventi trasparente………………………………..(continua)

Leggi tutto l’articolo alla fonte: https://www.romatoday.it/dossier/sociale/storie-ex-testimoni-geova-ostracismo.html

I TESTIMONI DI GEOVA RISPONDONO

“I TESTIMONI DI GEOVA NON MALTRATTANO GLI EX MEMBRI DELLA LORO RELIGIONE”

La Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova replica all’articolo “Isolate dalla famiglia, picchiate con una mazza da baseball. Le storie di due ex Testimoni di Geova”

“Una visione distorta del modo in cui i Testimoni di Geova tratterebbero gli ex membri della loro religione”. A una settimana dalla pubblicazione dell’articolo di Dossier “Isolate dalla famiglia, picchiate con una mazza da baseball. Le storie di due ex Testimoni di Geova”, arriva la replica della Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova.   “Ci è dispiaciuto”, si legge nella comunicazione inviata al nostro giornale “leggere la descrizione distorta sul modo in cui, si sostiene nell’articolo, i Testimoni di Geova tratterebbero gli ex membri della loro religione. Alte Corti di svariati Paesi, come Belgio, Canada, Gran Bretagna, Germania, Italia, Giappone, Polonia, Sudafrica e Stati Uniti, hanno stabilito all’unanimità che il comportamento dei Testimoni in questo ambito è perfettamente legale e non incita alla discriminazione”.  I Testimoni richiamano ancora altri pronunciamenti della giustizia: “Come affermato anche dalla Corte di Cassazione italiana nel 2017, rientra nella “libera scelta” di ciascun individuo decidere quali rapporti intrattenere con chi ha lasciato la confessione…………………………………(continua)

Leggi tutto il contenuto della risposta dei tdg alla fonte: https://www.romatoday.it/attualita/la-replica-dei-testimoni-di-geova.html

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