Abusava degli adepti della sua setta, anche minorenni: ecco come agiva il “diavolo”

La spiegazione del perito, il professor Mario Di Fiorino

È stato condannato ieri dalla Corte d’appello di Firenze a oltre 10 anni di pena il “diavolo”, il giovane studente pratese, fondatore di una setta, che negli anni ha costretto i suoi adepti, molti dei quali minorenni, a fare sesso con lui.

Il professor Mario di Fiorino, ex primario di psichiatria dell’ospedale Versilia, in pensione da pochi giorni, è stato il perito di quattro giovani abusati.

“Sembra sia stata condivisa la nostra lettura – spiega -. L’analisi delle dinamiche gruppali nell’aggregazione fondata dal “vampiro” di Prato ed in particolare del rapporto tra il leader stesso e quattro soggetti passivi (tre dei quali minori di età all’epoca dei fatti) mostra una soggezione tipica del rapporto tra leader carismatico ed adepto del gruppo. Le credenze sincretistiche, con richiami al satanismo, al lupo mannaro, al vampiro, alle deità egizie, norrene e celtiche, sono rilevanti ai fini del riconoscimento dal ruolo religioso magico del fondatore”.

Infatti il “diavolo”, oltre che obbligarli a fare sesso, dava loro morsi, come il conte Dracula, dicendo loro che queste pratiche avrebbero permesso agli adepti di acquisire poteri.

“I suoi poteri sono confermati dai prodigi, come il sangue nella stretta di mano, dislocazione di vertebre e trachea. Spiegano l’efficacia delle minacce di sventure, malattie – aggiunge Di Fiorino – Gli abusi sessuali avvengono come azioni religiose e magiche. Gli adepti  hanno compiuto gli atti sessuali con il fondatore del gruppo, in parte per la preoccupazione e il timore che potesse accadere qualcosa di terribile, ma anche per meglio comprendere la loro identità. Questi atti sessuali – secondo le credenze del gruppo – permetterebbero sia di comprendere quale divinità alberghi in loro sia per ottenere, in quanto azione magica (che libera l’energia), un aumento dei poteri e lo sblocco delle inibizioni”.

Ritroviamo nel gruppo fondato dal vampiro di Prato una serie di caratteri presenti nella letteratura sulla cult-litigation – precisa l’ex primario -: i rituali di ingresso (patto con il Diavolo: stretta di mano con il sangue, morso, retinaggio, sblocco sessuale), il sistema di credenze, con una serie di interdizioni, minacce a cui sono sottoposti gli adepti, il ricorso all’alterazione dello stato di coscienza (come attraverso l’inalazione di fumi ottenuti da sali in ambienti chiusi, con la successive richiesta di immaginare ad occhi chiusi, fase guidata dal fondatore del gruppo), l’utilizzo di un linguaggio “nuovo”, con neologismi come retinaggio, o parole che vengono declinate con una accezione differente dall’usuale, e assumono un significato nuovo, come piromanzia). Sembra indubbio che in questa vicenda campeggi la mistificazione. Dissimulazione e simulazione per poter sottomettere dei ragazzi, in parte minorenni, e per abusarne sessualmente. Il vampiro di Prato ha dosato l’aumento dell’angoscia nei membri del suo gruppo, inducendo sentimenti di colpa reale o immaginaria (evitare le drammatiche conseguenze per i familiari che possono essere scongiurate solamente con lo sblocco sessuale). La malafede del vampiro è rivelata ad esempio dall’uso di trucchi di scena trucchi teatrali con l’impiego di polveri per produrre il fluido, presentato come sangue, dall’ inscenare torsioni delle testa sul collo con pretesa dislocazione di vertebre e trachea, per far credere a una resurrezione o la simulazione di alterazioni dello stato di coscienza nello shifting. Il vampiro simula di avere una alterazione del stato di coscienza in modo che una entità agisca con il suo corpo. Spesso serve a convincere i membri dell’aggregazione dei suoi poteri e dei riflessi che vengono da un universo parallelo”.

“Nessun disturbo della personalità multipla – secondo il perito psichiatra – Si tratta di simulazione e di un narcisismo patologico”.

https://www.luccaindiretta.it/cronaca/2023/06/29/abusava-degli-adepti-della-sua-setta-anche-minorenni-ecco-come-agiva-il-diavolo/356807/

NON STANCARTI MAI DI FARE DEL BENE “AIUTACI ANCHE TU”!

SII AL NOSTRO FIANCO AIUTACI A CONTINUARE A LIBERARE CHI E’ PRIGIONIERO

DI UNA SETTA O DI UNA ORGANIZZAZIONE RELIGIOSA DEVIANTE

AIUTACI CON UNA DONAZIONE!

PUOI FARLO TRAMITE BONIFICO presso:

EMIL BANCA – VIA EMILIA OVEST, 115 MODENA

Intestato a: QUO VADIS APS

IBAN: IT03M0707212901000000429543

OPPURE TRAMITE PAYPAL CLICCANDO QUI:

https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=4B4FXBMJU7ZTQ

GRAZIE PER IL TUO PREZIOSO SOSTEGNO!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER NELLA HOME DEL BLOG

PER LEGGERE ANCHE I PROSSIMI POST

Potrebbero interessarti anche...

Una risposta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.